Dall’haute couture alla prima macchina per cucire

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Haute Couture, l‘ arte della moda, nella traduzione letterale del termine, contempla ogni attività estetica e commerciale connessa con la moda femminile ad alto livello.

christian-dior-haute-couture-vintageSe ne deduce dunque che il concetto della haute couture di cui sentiamo spesso parlare nelle settimane delle sfilate interplanetarie, descriva al meglio il suo significato traducendolo in “Alta moda”.

Nascono dalle grandi sartorie i modelli esclusivi, i  capolavori senza tempo, ideati da stilisti e disegnatori che nel DNA vantano ago filo e creatività.

Il settore ruota attorno a varie case di moda, alcune delle quali assai antiche, conosciute grazie a marchi ben pubblicizzati presso il grande pubblico. I designer propongono le loro innovative creazioni per mezzo di sfilate di moda aperte alla stampa e ai compratori (buyers), con l’intento di anticipare le tendenze della moda haute couture. Alcune case d’alta moda sono proprietarie di marchi secondari dedicati ai settori del prêt-à-porter e degli accessori.

Negli ultimi tempi, hanno iniziato ad accedere alle sfilate haute couture anche le fashion blogger, che con valore esponenzialmente crescente divengono a tutti gli effetti delle vere e proprie influencer dello stile .

carrie wardrobe sex and the cityIl sogno nel cassetto di ogni donna è un guardaroba infinito, una stanza interamente dedicata ad abiti, scarpe, borse, accessori, come la famosa cabina armadio che  Mr. Big regala a  Carrie Bradshaw in Sex & The City.

Abiti lunghi o corti, tessuti stampati o tinte pastello, gonne o pantaloni, chi più ne ha più ne metta.

Il desiderio di un outfit personalizzato per ogni giorno della settimana è un sogno nel cassetto. Il capospalla alla moda per una serata tra amiche un desiderio che profuma di Chanel. La gonna vaporosa di tulle da indossare con un top smanicato un’idea metropolitana. Un abito romantico che ricorda il Vintage una scelta di gran classe per una cerimonia o un evento mondano.

03-cartoline-vintage-cucito-sara-poieseMa se il nostro portafoglio non è al pari di Mr. Big, e se la nostra silhouette non è una taglia 40 di campionario come quella di Carrie Bradshaw, la miglior alleata per realizzare il nostro sogno haute couture è la macchina per cucire.

Un salto nel passato per riscoprire una preziosa arte, quella sartoriale, tramandata di madre in figlia, di nonna in nipote, che ha visto nascere grandi firme  dell’haute couture come Coco Chanel e Le Sorelle Fontana.

Questi istanti di quotidianità femminile sono stati immortalati da fotografi di tutte le epoche, ma noi abbiamo selezionato alcune cartoline vintage che più ci hanno emozionato.

 

La macchina per cucire entra nelle case

La macchina per cucire è una presenza immancabile nelle case delle donne di ogni epoca.

Il manichino sartoriale, aiutava e tutt’oggi è un validissimo alleato a mettere in forma i capi d’abbigliamento in fase di realizzazione. La bellezza della spillatura della stoffa sul manichino, l’abito che prende forma, il pizzo che elogia una femminilità raffinata dell’abito in prova.

E la macchina a pedale, molto più eco-friendly delle attuali macchine per cucire elettroniche, ma altrettanto silenziosa, la fa da padrone nelle case delle donne degli ultimi 3 secoli.

06-cartoline-vintage-cucito-sara-poieseLa macchina per cucire era uno strumento di aggregazione sociale per le donne, e anche una forma di scolarizzazione: nelle epoche passate infatti nelle scuole si tenevano lezioni di ricamo, di rammendo e di cucito sartoriale.

La brava moglie era colei che fosse in grado di riparare pantaloni, accorciare camicie, rammendare calzini e tovagliati.

Fondata come IM Singer & Co. nel 1851 da Isaac Merrit Singer ed Edward Clark, dal 1853 l’azienda cambia nome in Singer Manufacturing Company e nel 1963 in troviamo il definitivo approdo della macchina per cucire nel mercato femminile con The Singer Company.

 

La Singer Sewing Machine

L’ azienda ha da subito puntato su innovazione e design per soddisfare le esigenze della clientela domestica.

Isaac Singer ottiene il brevetto per la prima macchina per cucire e fonda la I.M. Singer & Company assieme ad Edward C. Clark, un avvocato di New York.

La Singer Sewing Machine è venduta in tutti gli Stati Uniti.

Nel giro di soli due anni la Singer è la principale azienda statunitense nel settore della produzione e vendita di macchine per cucire.

07-cartoline-vintage-singer-sewing-machine-sara-poieseLa sua espansione all’estero inizia a Parigi, dove una macchina Singer vince il primo premio alla Fiera Mondiale di Parigi.

Grazie al successo dei prodotti Singer la società cresce in fretta , varcati i confini nazionali e continentali la Singer avvia la ricerca nel settore delle macchine da cucire ad uso domestico e presenta le proprie innovazioni alle esposizioni fieristiche ti tutto il mondo.

All’ epoca, i palinsesti pubblicitari delle fiere non erano certo campagne social, non si twittavano commenti o si creavano hashtag.

Le stampe storiche che riproducono per esempio l’esposizione mondiale di Chicago del 1893 è emozionante nella grazia e nell’eleganza degli outfit, e nella semplicità grafica della presentazione.

Secondo voi…. l’abito azzurro della signora a sinistra… chi l’avrà cucito? Le sue giovani mani o quelle della madre?

E che dire dello stile in perfetto fine ‘800 della gonna color pesca della signora col cappello?

Di certo anche loro avevano cartamodelli già pronti, ma molte delle loro creazioni sartoriali si basavano sugli insegnamenti scolastici della modellistica applicata.

02-cartoline-vintage-cucito-sara-poieseL’avvento delle guerre mondiali porterà la Singer, come molte altre imprese industriali, a rallentare o a fermare la produzione.

Con la seconda guerra mondiale la Singer sospese la produzione di macchine per cucire per assicurarsi gli appalti pubblici per la produzione di armi.

La sospensione comunque derivava dal fatto che, per effetto delle disposizioni del War Production Board, erano state fermate forzatamente le fabbriche che utilizzassero rame, ferro, acciaio, alluminio per macchinari civili.

L’ordine di cessare la produzione delle macchine da cucire arrivò con il “Limitation Order L-98” divenuto effettivo il 15 giugno del 1942.

La macchina per cucire, nonostante il periodo politico assai guerrigliero, non perde però il suo valore e il suo utilizzo, e spesso vediamo nelle foto dell’epoca come la macchina per cucire sia un oggetto regalato dai padri alle figlie, o un regalo di nozze per le giovani coppie.

E se all’epoca i negozi online di vendita di tessuti, cartamodelli o accessori non esistevano, pensiamo a quanto preziosa potesse essere l’occasione di prendere un treno dalla periferia di Londra per raggiungere la città, come Mary Crawley in Downtown Abbey – interpretata da Michelle Dockery – quando si recava nella city per segliere le stoffe dei suoi nuovi abiti.

04-cartoline-vintage-cucito-sara-poieseLa seconda metà del Novecento è caratterizzata alla Singer dalla politica di diversificazione del prodotto (anche se già nel ’29 era stato commercializzato il primo aspirapolvere marcato Singer).

Gli anni sessanta sono gli anni delle grandi acquisizioni: la Packard Bell Electronics ne è un esempio.

Gli anni settanta continueranno a vedere la Singer come un’azienda in costante crescita: nel 1971 si raggiungeranno i due miliardi di ricavo, il numero degli azionisti sarà di 60.000 e i dipendenti saliranno a 120.000 in tutto il mondo.

Nel 1975 grazie allo sviluppo dell’elettronica la Singer presenterà la prima macchina da cucire elettronica della storia, la Athena 2000.

La produzione dalla metà degli anni settanta sarà orientata sempre più verso modelli elettronici che troveranno il loro completo sviluppo negli anni ottanta e gli anni a seguire grazie al progredire della ricerca scientifica nel campo dell’elettronica.

 

Singer oggi
La Singer oggi produce macchine da cucire sempre più sofisticate grazie all’ implementazione di sistemi elettronici e informatici in grado di automatizzare un notevole numero di processi del cucito oltre a presentare una memoria interna e un software dedicato.

01-cartoline-vintage-cucito-sara-poieseCertamente nelle case delle nostre mamme o nonne, o nelle soffitte impolverate, abbiamo almeno una macchina per cucire a pedale Singer.

Per anni è stata e resta tutt’oggi sinonimo di storicità, affidabilità. Ma si traduce anche in opportunità professionale, in sviluppo creativo, in offerta formativa e culturale.

Da uno scampolo di stoffa nasce una gonna, da un pezzo di lino una tovaglia; con pizzi e merletti si creano abiti da sogno.

L’evoluzione della moda ha cambiato lo stile estetico ma il comune denominatore è rimasto immutato: la macchina Singer.

Tutto nasce da un’idea, sia essa di un designer illustre o di una sarta della porta accanto, ma per tramutare questa idea in un prodotto reale si cuce con la macchina per cucire. Si confeziona, si allunga o si accorcia, si ammoderna un capo d’abbigliamento.

Ispiriamoci, allora, alle sfilate della haute couture, accendiamo la nostra macchina per cucire, rispolveriamo ago filo e manuali e diamo libero sfogo alla creatività.

keep calm and sew on - sara poieseIl nostro guardaroba fai da te sarà speciale ed inimitabile, unico e personalizzato, perchè realizzato con le nostre mani, con il nostro impegno, con la nostra macchina per cucire.

Le nostre saranno creazioni progettate in un pomeriggio tra amiche, tra una tazza di te e dei biscotti appena sfornati.

E probabilmente faremmo invidia anche alla fashion Carrie Bradshaw, perchè il suo guardaroba sarà anche un’intera cabina armadio griffata in perfetto stile newyorkese, ma i nostri outfit saranno unici e fatti con amore, un amore il cui valore non equivale neppur alla più dispensiosa carta di credito di Mr. Big.

Keep calm…. and sew on !

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Come sempre vi ricordo che se desiderate approfondire un cartamodello, un progetto, un pattern, un tutorial, una tecnica, un abito o un outfit in generale, basta che mandiate una mail a cucito@sarapoiese.com e lo valuteremo per realizzarlo postandolo sul blog.

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